Collezione: Quaderni per pennarelli

Dal 1950 ad oggi, i pennarelli, con la loro vasta gamma di colori brillanti e le pigmentazioni forti, ci hanno permesso d’esprimere i nostri mondi pop in modo saturo e vibrante, con linee spesse e fini, squadrate e arrotondate, appuntite e piatte.

Tra i vari strumenti per disegnare e colorare i markers sono un mezzo rapido che consente di disegnare velocemente dettagli con precisione e senza sbavature o sanguinamenti – se usati sulle carte giuste bleedproof – perché non richiedono molti passaggi, sono facilmente trasportabili e asciugano velocemente. Si prestano inoltre molto bene a essere usati con altri media come matite colorate, penne gel o acquarelli per aggiungere ulteriori effetti e dettagli.  

Esistono due tipologie di pennarello che comunemente si usano su carta:

  • i pennarelli a base d’acqua che sono consigliati per realizzare effetti acquarellati, quindi finiture delicate, morbide, trasparenti e sfumature graduali per gli sfondi;
  • i pennarelli a base d’alcool: sono i più adatti per colorare uniformemente (riempire aree medio-grandi senza lasciare striature) e in modo permanente (ha una buona resistenza alla luce), per realizzare sfumature fluide sovrapponendo diverse tonalità di colore per creare effetti di profondità e trasparenze (ombreggiature). Tra i pennarelli a base alcolica più raccomandati ci sono i Copic (la collezione "Ciao" ha doppia punta: a scalpello e a pennello, brush).

Per le sue caratteristiche, i pennarelli sono spesso usati da chi si occupa di design grafico e industriale per disegnare mappe, bozzetti di prodotto, modellismo, ma anche edifici, dagli artisti d’illustrazione per realizzare non solo sketch urbani ma anche fumetti, manga, character design. Infine, i markers sono molto apprezzati da chi pratica il lettering, la calligrafia e altre opere di tipografia manuale.

Quaderni per pennarelli